A Vilnius a lezione di diritti!

Il corso “UnderSTAND” che si sarebbe dovuto tenere dal 23 al 30 maggio 2020 a Vilnius , in Lituania, a causa dell’emergenza pandemica è stato posticipato. L’organizzatore lituano VšĮ Inovacijų biuras ci ha comunicato le nuove modalità: il corso si terrà online su zoom dal 5 al 13 febbraio 2021 “at lunch time”, in orario 12.00-15.00.

Sharing Europe cerca 8 operatori giovanili interessati a partecipare!
Il tema del corso è la diversità culturale come leva contro la radicalizzazione tra i giovani.

Gli obiettivi principali del corso sono:

  • aumentare la comprensione degli approcci educativi sui diritti umani principalmente in relazione alla diversità culturale per prevenire la radicalizzazione dei giovani nelle nostre comunità locali;
  • comprendere gli aspetti della partecipazione attiva dei giovani per sviluppare un metodo critico di pensare con elementi di educazione non formale all’interno delle nostre attività di lavoro giovanile;
  • approfondire il tema della diversità culturale a livello locale, regionale e internazionale e sviluppare metodi per motivare e impegnare attivamente i nostri giovani in progetti sui diritti umani per prevenire la radicalizzazione dei giovani;
  • sviluppare le conoscenze, le capacità e le attitudini necessarie a preparare, gestire e valutare un seminario sulla diversità culturale;
  • offrire l’opportunità di incontrare gruppi di partner e sviluppare idee concrete per progetti futuri.

Se siete interessati a presentare domanda per questo training, leggete attentamente l’INFOPACK informativo dove troverete informazioni complete su: profilo del partecipante, programma preliminare, dettagli dell’alloggio e specifiche finanziarie.

Se decidete di candidarvi, compilate l’apposito formulario entro il 18 gennaio 2021. Se avete dubbi scrivete a info@sharingeurope.eu.

Limite di età per i partecipanti:  18+

Paesi partecipanti : Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria, Italia, Polonia, Romania, Slovacchia, Francia

Lingua di lavoro:  inglese.

Numero totale di partecipanti: 80

Obblighi dopo la formazione: Ai partecipanti verrà chiesto insieme o individualmente (e se necessario supportati da Sharing Europe) di organizzare dei momenti di condivisione di ciò che si è appreso con la comunità attraverso:

  1. workshop con altri operatori giovanili,
  2. incontri coi giovani per mettere a frutto gli strumenti e le competenze sperimentate durante il corso.

Se vi interessa l’argomento dei training course leggete anche RACCONTARSI PER CONOSCERSITraining all’estero? Che magnifica esperienza!

Welcome to Stagecraft for youth workers

Ad accoglierci all’arrivo a Sluňákov – il Centro per attività ecologiche di Olomouc –  ci sono 4 facce sorridenti, un gatto ammazza-topi, una neonata mamma-munita e un grande cartello con le prime istruzioni.

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Stagecraft for youth workers è il corso di formazione Erasmus Plus per il quale ci troviamo in Repubblica Ceca dal 3 al 10 agosto e mai titolo fu più azzeccato! Perché -come nel suo significato più tecnico- ha un ricco programma che comprende tutti gli elementi tipici delle produzioni teatrali:

  1. La costruzione e il montaggio di scenari. E infatti creiamo location per quiz culturali all’aperto, allestiamo la sala per meeting di riflessione, vestiamo i panni del Disturbatore che sta sempre al cellulare e gestiamo le resistenze dell’Esperto che sa già come bisogna fare;
  2. La progettazione e l’approvvigionamento di strumenti di scena. E infatti  inventiamo pennarelli magici, disponiamo le sedie in mille modi diversi, usiamo palline per prendere parola e nomi di animali per lavorare in gruppo e familiarizziamo persino con un castoro e con Michael, il partecipante immaginario!

Il tutto miscelato di suoni, odori, colori e tante lingue e accenti diversi.

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E proprio come per le più grandi produzioni di Broadway, lo stagecraft di questo corso è gestito da 4 formidabili trainer  multidisciplinari che hanno saputo combinare elementi di comunicazione avanzata, facilitazione e public speaking unendo teatro, stand-up comedy, sociologia, musica e creatività… senza lasciare niente al caso.

L’Intercultural cookie festival (attività ricreativa da svolgere durante il coffee break) diventa un’attività di team building e creatività che spazia dal karaoke di gruppo sul testo di una canzone irlandese alla lectio magistralis sul termine SAUDADE.

La dinner card è inizialmente un supporto per ricordare il nome delle persone che siedono al tuo fianco durante il pranzo, poi diventa un segnaposto per sedersi al tavolo con sempre nuovi commensali e infine si trasforma nella bacheca personale di messaggi lasciati dai compagni di viaggio.

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E poi c’è lo humor. E la grande riflessione sul suo uso nell’educazione non formale coi ragazzi:

Humor is bad because…Humor is good because…

E 10 di noi ci provano a vedere se funziona. Se si riesce a far ridere un pubblico internazionale usando l’auto-ironia e trattando temi forti senza filtri.

  • Ci prova  Samen, single musulmana, di origine pakistana che vive nella Londra post-Brexit e che deve gestire, a qualsiasi riunione di famiglia, la solita zia pettegola e inopportuna che le domanda: “ma quando te lo trovi un fidanzato? Tu viaggi troppo!” – come se fosse l’esperta di coppia lei… che si è sposata a 13 anni?!
  • Si racconta Pedro, faccia da nerd buono che odia poche cose nella vita: 1. i limoni, 2. il cursore del mouse al centro dello schermo mentre guarda un film su netflix e 3. gli analfabeti digitali che gli sottopongono ogni giorno quesiti informatici banali che… basta andare su google per trovare la risposta!
  • Lo fa Emma descrivendo i pro e i contro della sua altezza… quando la scambiano per minorenne non accompagnata all’aeroporto e davanti al suo passaporto chiamano l’antiterrorismo!
  • Si mette in gioco Irene a raccontare quanto sia difficile il ruolo di chi – da insegnante di scuola elementare- ha il potere di distruggere la vita di innumerevoli bambini!

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E alla fine funziona!

Perché c’è un pubblico dall’altra parte che è pronto e aperto all’apprendimento. Che sta imparando come supportare chi si è messo in gioco scrivendo un monologo di Stand-up Comedy in un paio d’ore. Che si sta mettendo nei panni di chi non maneggia la lingua inglese per comprare un biglietto del treno, figuriamoci per stare su un palco. Che sta studiando come contribuire – da spettatore- alla buona riuscita della serata.

E lo fa prendendosi cura dell’allestimento del palco, rifornendo i camerini di bevande e snack, battendo le mani, rispondendo in coro alle sollecitazioni degli artisti, ma soprattutto…

…imparando a ridere ogni 6/10 secondi!

Leggi pure Training all’estero? Che magnifica esperienza!

 

 

Training all’estero? Che magnifica esperienza!

Tutte le volte che rientro da un’esperienza di formazione in Europa, amici e familiari hanno le stesse reazioni:

Beata te che fai tutte queste cose belle!

Ma a che ti serve? È obbligatorio?

Io non potrei mai, ma appena cresce lo faccio fare a mia figlia che è troppo timida!

Non è facile spiegare cosa sia un TRAINING COURSE, ma qui di seguito ho provato a riportarne una breve descrizione.

È un percorso formativo su varie tematiche legate all’educazione non formale della durata media di 5 giorni in una città d’Europa, non troppo turistica o comunque economica (il più delle volte devi andare a cercare su google maps dove si trova per capire in quale aeroporto arrivare!).  È aperto alla partecipazione di operatori giovanili che svolgono attività simili in organizzazioni di altri paesi.  Spesso i partecipanti vengono sistemati in strutture polivalenti che hanno al loro interno le aule formative, la mensa e gli alloggi. Le spese di viaggio, vitto e alloggio sono coperte dal programma Erasmus plus. Per partecipare basta candidarsi per tempo compilando una domanda di partecipazione che serve reciprocamente a capire se si è davvero interessati, motivati e disponibili a partire.

Tutto chiaro? Visto che non è una cosa tanto complicata?

Se mi fermassi qui però ometterei gli aspetti più importanti, perché  training course è:

  • convivere con persone che appena ti presenti pensi Milou? Rute? Ugochi? Vampek? Zoja? Non ce la farò mai a ricordare tutti questi nomi e a pronunciarli correttamente!
  • condividere spazi, tempo, emozioni, passioni, conoscenze… tutto concentrato in 5 giorni
  • contribuire con ciò che puoi offrire e ciò che ti senti di prendere
  • confrontarsi su punti di vista e impostazioni culturali diversi del tuo lavoro davanti a domande quali: “accompagneresti un giovane alla stazione di polizia?” o “durante uno youth exchange andresti nudo in una sauna  con minori?”

Ma è anche paura di non essere all’altezza o non essere capito; è stanchezza mentale di parlare un’altra lingua; è abituarsi a bere un caffè lungo a tutte le ore; è la frustrazione di accorgersi che a volte un racconto esilarante tradotto in inglese non fa più ridere; è un flusso di riflessioni che non fai in tempo ad appuntare che già arriva un’altra ondata; è uno spazio con gli altri ma anche uno spazio con te stesso; è una spinta dal basso che ti fa credere e sperare nella forza dell’unione contro tutte le ingiustizie della vita, le guerre, le violenze, le cattiverie; è un senso di appartenenza che va oltre le bandiere, il colore della pelle o l’orientamento religioso; è mettere in campo tutte le vulnerabilità che ti senti di svelare per provare a fare un passo verso la resilienza supportati da un ambiente protetto, aperto e accogliente.

Se siete arrivati a leggere fino a qui forse allora vi starete chiedendo Quando si parte?

Sul sito Youth Salto trovate un calendario completo e aggiornato delle opportunità in scadenza, ma se state già preparando la valigia, allora Sharing Europe propone a 4 partecipanti italiani il corso “You(th)r Culture” dal 2 al 9 novembre 2019 a Vilnius , in Lituania, organizzato da VšĮ Inovacijų biuras.

Gli obiettivi principali del corso sono:

  • aumentare la comprensione degli approcci educativi sui diritti umani principalmente in relazione alla diversità culturale per prevenire la radicalizzazione dei giovani nelle nostre comunità locali;
  • comprendere gli aspetti della partecipazione attiva dei giovani per sviluppare un metodo critico di pensare con elementi di educazione non formale all’interno delle nostre attività di lavoro giovanile;
  • approfondire il tema della diversità culturale a livello locale, regionale e internazionale e sviluppare metodi per motivare e impegnare attivamente i nostri giovani in progetti sui diritti umani per prevenire la radicalizzazione dei giovani;
  • sviluppare le conoscenze, le capacità e le attitudini necessarie a preparare, gestire e valutare un seminario sulla diversità culturale;
  • offrire l’opportunità di incontrare gruppi di partner e sviluppare idee concrete per progetti futuri.

Se siete interessati a presentare domanda per questo training, leggete attentamente l’INFOPACK informativo dove troverete informazioni complete sul profilo del partecipante e sulle specificità finanziarie. Se decidete di candidarvi, compilate l’apposito formulario entro il 6 settembre 2019. Se avete dubbi scrivete a info@sharingeurope.eu.

Limite di età per i partecipanti:  18+

Paesi partecipanti : Lituania, Lettonia,  Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria, Italia, Polonia, Romania, Slovacchia

Lingua di lavoro:  inglese.

Paesi partecipanti: Lituania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Croazia, Italia, Polonia, Romania e Bulgaria.

Numero totale di partecipanti: 40

Se vi interessa l’argomento dei training course leggete anche RACCONTARSI PER CONOSCERSI.