Vogliamo sviluppare e rafforzare le reti attraverso questo nuovo spazio di collaborazione virtuale per stimolare l’impegno interculturale e le menti creative.
Il Portale di cooperazione è uno spazio partecipativo online a cui i responsabili politici locali, gli operatori giovanili, gli educatori artistici, i manager culturali e i professionisti delle ONG che lavorano per i giovani possono connettersi, acquisire informazioni e strumenti per il sostegno e la sensibilizzazione dei giovani, o per promuovere informazioni culturali.
Le informazioni e le risorse non si limitano alle città partner del progetto: Dresda, Firenze, Heraklion, Larissa e Nicosia. Il Building Better PoC include risorse per l’apprendimento, informazioni culturali, metodi e strumenti sviluppati dalle organizzazioni partner del progetto situate nelle suddette città e da altre organizzazioni che non sono incluse nel consorzio del progetto e sono dislocate in tutta Europa.
Gli utenti del portale hanno l’opportunità unica, dopo essersi registrati gratuitamente, di caricare anche risorse come informazioni culturali, eventi e attività che si svolgono nelle loro città, strumenti e metodi per il supporto e la sensibilizzazione dei giovani, nonché risorse e materiali di apprendimento che hanno sviluppato in modo che possano diffondere meglio i risultati dei loro progetti. Per riassumere:
Dopo esserti iscritto al portale, troverai 5 gruppi: A) Informazioni culturali, B) Eventi e attività, C) Strumenti e metodi per il sostegno e la sensibilizzazione dei giovani, D) Risorse e materiali per l’apprendimento ed E) Organizzazioni. In ciascun gruppo troverai contenuti interessanti, potrai interagire con gli utenti e condividere esperienze e opinioni attraverso discussioni di gruppo o contattando ogni membro individualmente.
Hai la possibilità di aggiungere al portale online della cooperazione le tue risorse, come attività/eventi culturali, informazioni culturali sulla tua città, strumenti e metodi per sostenere e raggiungere i giovani, nonché risorse e materiali per l’apprendimento.
ISCRIVITI ORA al Portale Online della Cooperazione, diventa un membro attivo e sostieni i giovani!
Il progetto è stato finanziato dalla Commissione europea. Il sostegno alla produzione di questa pubblicazione non costituisce un’approvazione del contenuto, che riflette esclusivamente il punto di vista degli autori, e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per l’uso che può essere fatto delle informazioni ivi contenute. Riferimento del progetto: 2020-1-DE04-KA227-YOU-020835
Sei interessato ad attività ed eventi culturali e artistici? Desideri partecipare più attivamente nel campo delle arti e dei settori culturali e creativi? Lavori con giovani e giovani con minori opportunità e li ti piace coinvolgerli in attività culturali e artistiche?
Allora sei il benvenuto lunedì 8 maggio a partire dalle ore 17.30, presso il PARC Performing Arts Research Centre, Piazzale delle Cascine 4/5 a Firenze, all’incontro “Arte, cultura e giovani: strumenti e pratiche dall’Europa” dedicato a fornire strumenti e metodologie a supporto della partecipazione dei giovani nei settori culturali e creativi (CCS).
L’evento si colloca all’interno del progetto Erasmus plus Building Better ed è organizzato dall’APS Sharing Europe, partner italiano del progetto.
L’incontro è aperto a operatori giovanili, insegnanti, formatori nel settore artistico che lavorano con i giovani, gestori di spazi culturali e giovanili, amministratori locali e volontari, e prevede la presentazione di due strumenti:
🔺Building Better Webinar
Un webinar asincrono gratuito che affronta temi che vanno dal Benessere dei giovani grazie all’arte a Strumenti e pratiche per progetti di cooperazione, con un focus sui giovani con minori opportunità e consigli utili per coinvolgere i giovani attraverso i social media e gli spazi online.
🔹Portale della Cooperazione
Un Portale online che funge da spazio partecipativo aperto a tutte le organizzazioni private e pubbliche, coinvolte in attività culturali, creative, artistiche e giovanili, interessate a scambiare idee e pratiche e sviluppare progetti e partnership con l’obiettivo di coinvolgere i giovani e i giovani con minori opportunità nei CCS.
🔸Sarà dato spazio al confronto tra i partecipanti durante l’aperitivo di networking.
🔸 Infine alle 21.00 sarà proiettata “I-O” video performance, a cura di Centrale dell’arte, sul rapporto tra identità individuale e ambiente sociale metafora surreale della schizofrenia da lockdown.
L’evento è gratuito ma è gradita la registrazione tramite il seguente form: https://shorturl.at/klo58
Qualcosa in più sul progetto:
Il progetto europeo “Building Better: Online Action for Youth and the Creative and Cultural Sectors” mira a coinvolgere più attivamente i giovani di Firenze e di altre comunità in Europa in attività culturali e creative, promuovendo la cooperazione intersettoriale tra organizzazioni culturali, imprese creative, centri e organizzazioni giovanili e autorità pubbliche che rappresentano la cultura e le arti che sono state fortemente colpite dalla pandemia di Covid-19.
Attraverso il progetto Building Better, cerchiamo di migliorare la consapevolezza culturale e la partecipazione attiva dei giovani nei settori culturali e creativi e sostenere gli operatori giovanili, gli artisti e i responsabili politici a lavorare insieme e trovare soluzioni creative e innovative alle nuove sfide che la pandemia ha portato e migliorare la qualità dei sistemi di sostegno per i giovani a livello locale, nazionale ed europeo.
Loro sono Lisa e Tim. Lisa e Tim sono amici e desiderano realizzare i propri progetti teatrali. Tuttavia, non hanno soldi, non hanno un piano concreto e non sanno davvero a chi rivolgersi. Un amico di Lisa e Tim, che è un regista, ha creato per loro un video trailer del progetto teatrale per aiutarli a promuovere la loro idea. Il video trailer è stato inviato a diverse organizzazioni locali, e un giorno il manager culturale della ONG Youth in Arts, li ha contattati perché gli piaceva il concept del progetto…
Giovani come Lisa e Tim hanno bisogno del tuo supporto per raggiungere i loro obiettivi ed essere coinvolti nei settori culturali e creativi. Se vuoi imparare a collaborare con diversi attori, scoprire le possibilità di finanziamento e gestire il tuo progetto in modo efficace, allora segui il Modulo 2 del webinar gratuito Building Better!
Se è vero che “LEARNING NEVER ENDS” (“non si finisce mai di imparare“) allora un buon metodo è quello di passare da Trainer a Learner nello stesso giorno!
E quindi nella stessa aula la mattina ti trovi a spiegare e condividere una pratica lavorativa e nel pomeriggio – seduto tra i banchi – prendi appunti e non vedi l’ora di mettere in pratica quello che stai apprendendo.
È sulla base di questo modello di peer-to-peer education che lo scorso ottobre Giulia e Luca hanno partecipato al training del progetto Building Better su Azioni Online per i giovani e il settore creativo e culturale.
Ogni paese/partner ha portato una propria esperienza da condividere e quello che è venuto fuori è stato un programma formativo ricco e variegato.
Il corso di formazione si è svolto a Heraklion dal 19 al 21 ottobre 2022.
Elisia di JKPeV, organizzazione tedesca capofila, ha condotto un intervento dal titolo: “Organizzazione di eventi culturali e creativi – Come coinvolgere i giovani e garantire la loro partecipazione attiva”.
Vasilis di Eurosuccess Consulting, ha introdotto la sessione: “Coinvolgimento e supporto online per i giovani”.
Una sessione dedicata a “Imparare a creare uno storytelling efficace sui role model culturali”, è stata condotta da Luca di Sharing Europe, grazie alla metodologia sperimentata in ambito imprenditoriale dal progetto europeo BELIKEYOU.
Il training si è concluso con una sessione dedicata alle barriere nella partecipazione giovanile dal titolo “Il riconoscimento degli ostacoli e le azioni necessarie per superarli” grazie a Maria G. di I-Partecipate.
A fine corso c’è stato il tempo di confrontarsi reciprocamente ed esprimere i propri feedback.
Il progetto Buiding Better però non è ancora terminato. Anzi, a breve grandi aggiornamenti!!
Intanto è online la newsletter n. 3 di novembre 2022.
Il training course DIGITCITIZEN* è stato un’opportunità per imparare, consolidare conoscenze e trovare punti di contatto tra la mia formazione da storico, il lavoro con gli studenti e l’analisi del mondo digitale.
Io, Nabil e Pietro siamo partiti il 9 giugno da Ciampino. A Riga abbiamo preso un bus in direzione di Balvi, in compagnia di altri partecipanti al training provenienti da un po’ tutta Europa e dal mondo. In quattro ore abbiamo attraversato oltre 200 km di aperta campagna alternata a fitti boschi secolari. Poche macchine per strada, grandi carichi di legname che scendevano in direzione Riga e i carrarmati a 70 km dalla frontiera russa ci hanno fatto capire che ci stavamo addentrando in un territorio allo stesso tempo periferico e centrale.
A Balvi siamo stati accolti da Sergej che ci ha fatto sistemare nelle strutture di accoglienza e da subito ci siamo mischiati agli altri Paesi: Nabil e Pietro erano in camera con dei ragazzi turchi, mentre io ero in camera con un ragazzo originario dell’Azerbaigian residente in Germania.
Le prime attività collettive sono servite a conoscere il posto, gli altri partecipanti e a definire le regole del gruppo.
I tutor hanno delineato i contorni del tema che avremmo trattato durante la settimana, ovvero la cittadinanza digitale, definita così dal Consiglio Europeo : “the ability to engage positively, critically and competently in the digital environment, drawing on the skills of effective communication and creation, to practice forms of social participation that are respectful of human rights and dignity through the responsible use of technology”.
Insieme abbiamo fatto una panoramica dei social network utilizzati dai giovani, del tipo di contenuti, formati e argomenti trattati sulle varie piattaforme e dei motivi che spingono ad usare un social più di un altro.
Un momento di lavoro individuale è stato dedicato a delle parole specificate legate a questioni digitali. Sotto le nostre sedie erano state posizionate delle parole che andavano dal Cyberbullismo a Fake news, passando dalla mia che era Digital Detox. Abbiamo avuto 10 minuti per effettuare delle ricerche e preparare un Pitch di 1 minuto.
Abbiamo parlato anche di analisi quantitativa dei media online. Divisi in gruppi nazionali abbiamo effettuato ricerca su giornali e pagine di informazione online. Kristina e Sergej ci hanno chiesto di sfogliare le prime pagine e gli articoli dell’ultimo mese per analizzare la grafica e le parole usate per descrivere gli argomenti ritenuti più importanti.
Ci siamo occupati anche di pubblicità. In gruppetti di tre, abbiamo analizzato degli spot pubblicitari e, dopo aver identificato il pubblico mirato, abbiamo creato una versione alternativa dei video pensando ad un pubblico diverso.
Un altro tema affrontato durante il training course è stato la propaganda, definita così dal Cambridge dictionnary : “information, ideas, opinions, or images, often only giving one part of an argument, that are broadcast, published, or in some other way spread with the intention of influencing people’s opinions”.
Utilizzando la piattaforma Mind Over Media abbiamo discusso delle tre principali tecniche di propaganda : evocare emozioni forti, fare appello ai bisogni del pubblico e attaccare gli oppositori.
Per quanto riguarda il metodo, tutte le attività sono state interattive. I momenti più formali erano intervallati da pause in cui ogni paese proponeva una merenda tipica e in cui i vari partecipanti proponevano piccoli ‘energizers’ per mantenere alta la concentrazione.
Un pomeriggio siamo andati a fare una passeggiata fuori Balvi, nei pressi della casa dove Sergej è cresciuto, un palazzo degli anni ’80 costruito in mezzo ai campi e accanto al quale la madre coltiva il suo orto. Abbiamo camminato per un’oretta e mezza, e questa è stata un’altra bella occasione per conoscerci meglio anche al di fuori del tema del corso. Una volta tornati al punto di partenza, abbiamo imbastito un bel barbecue accanto all’orto della famiglia di Sergej.
Al di là del corso in sé, il tempo passato a Balvi ha rappresentato un momento di apertura e scoperta. Ho una conoscenza molto scarsa dell’Europa dell’est e del nord e dei paesi dell’ex URSS. In quanto europeo occidentale, penso di conoscere molto poco la storia, la geografia e la cultura di queste terre. Sono proprio estranee al mio immaginario, probabilmente erede anche dell’immaginario della guerra fredda.
Il viaggio a Balvi è stata una fantastica occasione per scoprire questa terra con i suoi boschi, le palazzine sovietiche degli anni ‘80, la semplicità anche lontana dal caos di una città turistica come Firenze. I bambini con cui abbiamo giocato a calcio, le mamme alle finestre a chiamare i figli, i bambini che vengono a chiederci di onorare le promesse fatte il giorno prima di tornare a giocare con loro. Cose semplici e vere, come il cibo che ci è stato servito al collegium e nei piccoli ristoranti di Balvi in cui con pochi spiccioli si poteva mangiare, piatti senza pretese e senza proclami ma buoni e genuini.
Per chiudere dico anche che, nell’epoca della solitudine, dei social e dei lockdown, vivere una settimana intera a stretto contatto con un gruppo di giovani, con tante attività organizzate dalla mattina alla sera è stata un’esperienza umanamente toccante e necessaria, per giovani e meno giovani.
**Digitcitizen è un training finanziato dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ per i giovani.
Vi ricordate del corso di formazione DigitCitizen* organizzato in Lettonia lo scorso giugno?
Nabil, Pietro e Matteo sono ormai tornati da un po’ e con piacere condividiamo questo breve racconto dell’esperienza che ha condiviso con tutti noi Nabil.
La Lettonia è uno dei paesi in cui non sarei mai andato per vacanza. Ho saputo dell’esistenza di una cittadina di nome Balvi solo quando mi hanno proposto l’opportunità di fare questo corso di formazione europeo Erasmus plus.
All’inizio ero molto scettico – non per il paese sia chiaro – ma per la situazione geopolitica (era cominciata da poco la guerra in Ucraina!); alla fine mi sono convinto a partire per il mio carattere da esploratore e avventuriero anche perché prima di partire avevo scoperto che la città si trova in mezzo ad un lago con solamente 7.000 persone!
Nel viaggio di andata in particolare dall’aeroporto di Roma ho conosciuto gli altri 2 esploratori dall’Italia come me: Matteo e Pietro. Il viaggio di andata non è stato dei migliori in quanto per raggiungere Balvi ci abbiamo messo una giornata interna tra aereo e 2 bus e prima di entrare in città ho visto per la prima volta dei carri armati militari e questo mi ha messo un po’ d’ansia.
La prima sera eravamo tutti stanchi per via del viaggio quindi siamo andati a dormire presto. Il giorno dopo sarebbe cominciato il training!
Una delle attività che si fa all’inizio di tutti i training è l’Ice breaking (rompere il ghiaccio) per conoscersi reciprocamente; è stato molto interessante in quanto eravamo tutti con gli occhi chiusi e senza sapere che avevamo tra le mani uno spago dovevamo fare tutti insieme prima un cerchio e dopo una linea retta. La difficoltà del gioco era collegata dal livello di lingua di ognuno di noi, dalla cultura (ci si doveva toccare per capire chi era posizionato dove) e non ci si conosceva tra di noi.
Tutta la prima giornata è stata incentrata sul conoscersi e condividere i gradi di sensibilizzazione dell’argomento fondamentale del nostro training “cittadinanza digitale” e nei giorni successivi abbiamo approfondito i seguenti temi:
accesso digitale;
commercio digitale;
comunicazione digitale;
competenze digitali;
codice di condotta digitale;
norme e diritti digitali;
salute e benessere digitale;
sicurezza digitale.
Ognuno di noi ha portato la propria esperienza e conoscenza. Abbiamo scritto quello che pensiamo in merito e come vogliamo o possiamo migliorare l’attuale status quo.
Alla fine dei 10 giorni sono arrivato alla seguente conclusione: SONO TROPPO DIPENDENTE DALLA TECNOLOGIA!
Così ho promesso, insieme ad altri del gruppo, di aiutarci reciprocamente a fare 3 cose per migliorare la nostra quotidianità entro 1 anno.
Una cosa che mi è successa fuori dal training e di cui sono molto contento è che mi sono sentito accolto benissimo dalle persone del posto, in particolare da bambini e ragazzi. Nella struttura in cui alloggiavamo c’era il campo da calcio, basket e pallavolo; mi sono trovato un giorno a giocare a calcio con una ventina di ragazzi dai 7 ai 18 anni scalzo, il campo era verdissimo ed è stata un’esperienza unica!
Ringrazio i miei 2 compagni di avventura e ora più che mai sono intenzionato a tornare in Lettonia per conoscere meglio il posto. 🙂
*Digitcitizen è un training finanziato dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ per i giovani.
Il 19 e 20 maggio 2022 si è svolto a Cipro il secondo incontro transnazionale dei partner di Building Better.
Quanto ci è mancato viaggiare in giro per l’Europa e quanto eravamo entusiasti di tornare a volare!
“Eccovi finalmente! Benvenuti a Nicosia!” è Vasilis che ci accoglie all’ingresso.
“Quanto sei alto!” è stata la prima esclamazione di Serena a vederlo di persona.
Dallo schermo sembravamo diversi. In effetti, è stata la prima volta che i partner hanno potuto incontrarsi faccia a faccia.
All’incontro hanno partecipato Myrto e Stefan dalla Germania, Maria G. dalla Grecia, Serena & Giulia dall’Italia, Diamanto da Cipro assieme a Vasilis, il nostro ospite, e infine Maria S. sfortunatamente online dalle Grecia.
Sono stati due giorni molto intensi, ma allo stesso tempo ci siamo resi conto di quanto sia stato davvero facile discutere insieme delle attività principali da portare avanti.
Quando è capitato di avere due diversi punti di vista su una procedura da seguire che rischiava di bloccare i lavori, qualcuno ha suggerito una pausa rinfrescante e il tempo di un espresso freddo da bere insieme e l’accordo era stato già trovato!
O quando durante la colazione in hotel alcuni di noi si sono fatti prendere dall’entusiasmo ad inventare modi creativi per disseminare i prodotti del progetto, subito dopo all’incontro hanno potuto esporli agli altri partner, ascoltare la loro opinione e adattarli velocemente ai suggerimenti di tutti.
Questo incontro con i partner è stato molto fruttuoso: dopo la valutazione da parte dei beta tester, verrà lanciato il primo prodotto – un webinar composto da 4 moduli diversi – che sarà gratuito per tutti gli utenti interessati a valorizzare l’impegno dei giovani attraverso la creatività e l’arte.
Allo stesso tempo, i partner stanno portando avanti lo sviluppo della piattaforma di apprendimento per renderla più utile e funzionale.
Finalmente, dopo circa un anno di riunioni su zoom, aggiornamenti del gestionale e revisioni di file condivisi, il 19 maggio noi partner del progetto Building Better ci incontreremo in presenza nella meravigliosa isola di Afrodite e finalmente nella stessa stanza, stringendoci la mano e guardandoci negli occhi, potremo presentarci:
Ecco, probabilmente all’inizio saranno queste le prime etichette che ci appiccicheremo sulla maglia per identificarci, ma poi piano piano mi auguro che diventeremo Myrto, Vanessa, Maria G, Maria S, Maria P, Vasileios, etc.
Lavorare da remoto è stato molto faticoso.
In realtà chi si occupa di progetti europei lo fa abitualmente e per fortuna negli anni alcuni strumenti di management hanno reso questi aspetti molto più snelli (vedi: google drive, skype, fb group, etc.), ma in passato – prima della pandemia – al tanto lavoro di coordinamento del partenariato, alla soddisfazione dell’impatto sulla comunità locale, si univa l’aspetto di scoperta e conoscenza che solo il viaggio può dare.
Che fossero meeting di coordinamento o momenti formativi si tornava sempre a casa con qualche nuovo racconto da condividere con amici e colleghi:
Ecco. È più o meno con la voglia di sentire queste storie che io e Giulia stiamo preparando la valigia.
Ok… in realtà in valigia mettiamo anche un costume da bagno che chissà a fine meeting – dopo avere completato i webinar, impostato la piattaforma di cooperazione e riorganizzato il piano di disseminazione – un aperitivo con primo tuffo di stagione non ce lo toglie nessuno!!
Comunque se vi è venuta voglia di conoscere quello a cui stiamo lavorando, allora non perdete laseconda Newsletterdel progetto, fresca fresca di… Canva! E a giugno vi racconteremo com’è andata!
Finalmente è stato possibile incontrarsi di persona e realizzare con successo l’evento di formazione del personale congiunto previsto all’interno del progetto Future target. La formazione si è svolta a Bonn, in Germania, dal 12 al 14 novembre 2021, con IYDA come organizzazione ospitante. Obiettivo del progetto: imparare come creare un ambiente inclusivo per migranti e rifugiati quando lavorano con loro, al fine di tirare fuori il massimo delle loro potenzialità.
La prima giornata ha previsto una presentazione generale del programma di formazione. I partner si sono incontrati e hanno avuto l’opportunità di presentarsi al resto dei partecipanti, con un breve discorso che includeva chi sono e cosa amano fare di più. A seguire, Cristina la formatrice ha presentato ai partecipanti il metodo IKIGAI per conoscere se stessi e raggiungere il pieno potenziale del lavoro con migranti e rifugiati. Ikigai è un concetto giapponese che combina i termini “iki”, che significa “vivo” o “vita”, e “gai”, che significa “beneficio” o “valore”. Se combinati, questi termini significano ciò che dà valore, significato o scopo alla tua vita. I partecipanti hanno anche avuto la possibilità di meditare, utilizzando una tecnica specifica, in cui ogni persona ha ricordato un brutto momento personale con una persona amata e come avrebbe dovuto evitarlo. Poco prima della fine della prima giornata, un partecipante, con un background migratorio, ha scelto di condividere la sua esperienza con il resto del gruppo. Attraverso la sua lunga storia di viaggio, le persone hanno avuto la possibilità di conoscere in prima persona come ci si sente davvero a lasciare la propria famiglia e tutti i propri averi e vagare per quasi 5 anni in Europa, alla ricerca di un posto migliore in cui vivere. La prima giornata si è chiusa, con un gioco interattivo, dove tutti i partecipanti, riuniti in cerchio e utilizzando un filo di lana, hanno raccontato ciò che ognuno di loro aveva imparato quel giorno. Alla fine si è creata una rete a simboleggiare la connessione di persone che un giorno prima erano completamente estranee l’una all’altra.
A partire dal secondo giorno, i partecipanti sono stati separati in piccoli gruppi e si sono scambiati pensieri su tre convinzioni limitanti: come le persone vedono se stesse, come le persone vedono gli altri e, infine, come le persone vedono il mondo che li circonda. Queste convinzioni limitanti sono state l’inizio di una fruttuosa conversazione su come trattiamo persone con background culturale, religioso e sociale diversi. A questo punto, i partecipanti hanno avuto la possibilità di parlare di un’esperienza personale vissuta in cui hanno giudicato male un’altra persona, senza conoscerla, solo per il suo aspetto. La seconda giornata si è conclusa con un gioco di riflessione su cosa pensa ogni partecipante del resto. Ogni persona ha scritto 5 parole su ogni partecipante, su un post-it, che li ha descritti. Quindi, ogni partecipante si è seduto su una sedia e il formatore, mentre leggeva le parole scritte, ha incollato i post-it sul partecipante. Alla fine, ogni partecipante aveva una serie di appunti attaccati su di sé con parole che descrivevano ciò che, il resto delle persone, pensava.
Il terzo e ultimo giorno del JSTE è iniziato con una visita alla Casa della Storia della Repubblica Federale di Germania, dove i partecipanti hanno avuto la possibilità di conoscere attraverso le mostre e gli elementi audiovisivi della storia tedesca dal 1945 ad oggi. A partire dalla fine della seconda guerra mondiale, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di vedere alcuni rari reperti dell’epoca, tra cui capi di abbigliamento originali di soldati tedeschi e alleati, auto tedesche, giornali dell’epoca con l’annuncio della morte di Hitler, fino a la caduta del muro di Berlino e, infine, la crisi economica europea. Tutti i partecipanti sono rimasti piuttosto entusiasti del museo, dei suoi periodi tematici e delle mostre.
La visita al museo è stata seguita da una discussione di gruppo, in cui i partecipanti hanno riflettuto sull’importanza di sviluppare la comprensione attraverso la conoscenza della storia dell’altro. Era comunemente accettato che le persone tendessero a generalizzare su altri paesi e culture, senza conoscere abbastanza la loro storia, le difficoltà che avrebbero potuto affrontare o la loro attuale situazione sociale, economica e politica. Il JSTE si è concluso con un dibattito in cui i partecipanti di ciascuna organizzazione hanno presentato la situazione della crisi dei migranti e dei rifugiati nel loro paese e i problemi che devono affrontare sia i migranti che la società locale. Dopo la presentazione, i partner hanno scambiato diverse prospettive e buone pratiche applicate in ciascun paese.
L’ultima parte della formazione includeva un lavoro realizzato su un pezzo di carta. Ciascuno ha disegnato una farfalla, utilizzando idee progettuali e colori di propria preferenza e una volta completata, hanno anche incollato sul foglio tutti i post-it raccolti dalla precedente attività del secondo giorno. Questo documento è stato qualcosa per ricordare loro questi 3 giorni e, in qualche modo, un riflesso di se stessi. I partner hanno ricevuto gli attestati di partecipazione e hanno rinnovato la loro data per il prossimo JSTE in Portogallo!
Il corso “Digitcitizen” si terrà dal 10 al 16 giugno 2022 a Balvi, in Lettonia.
Sharing Europe offrirà questa opportunità gratuita a 3 partecipanti dall’Italia interessati a: -acquisire competenza sul concetto di cittadinanza digitale; -ripensare il ruolo degli animatori giovanili nell’era digitale; -accrescere le competenze di alfabetizzazione digitale tra gli operatori giovanili e, successivamente, tra gli operatori giovanili e i giovani con cui lavorano; -imparare ad orientarsi meglio nel mondo dei media, dai media classici all’elettronica, ai social media; -migliorare la capacità di pensiero critico come parte della cittadinanza digitale; -sviluppare idee per attività di educazione non formale nell’ambito della cittadinanza digitale per i giovani; -considerare l’emergenza della cosiddetta “tecnologia civica”, che utilizza la tecnologia per affrontare vari aspetti della cittadinanza digitale.
Profilo dei partecipanti:
lavorare direttamente con i giovani, almeno da 1 anno;
esperienza nell’organizzazione di laboratori di educazione non formale;
avere una certa esperienza nell’apprendimento a livello internazionale (hanno partecipato loro stessi ad uno scambio giovanile o ad un corso di formazione);
interessato a utilizzare la cittadinanza digitale come strumento per lavorare con lo sviluppo delle competenze di giovani di diversa estrazione;
disposto a saperne di più sulla comunicazione internazionale, la cooperazione, la dimensione europea e apprendimento interculturale;
disposto a esplorare e utilizzare l’educazione non formale come metodologia;
disposto ad apprendere diverse filosofie e metodologie di cittadinanza digitale;
in grado di partecipare per tutta la durata del processo di apprendimento;
impegnato a diffondere i risultati del progetto nella propria realtà locale;
interessato a promuovere i valori europei: la diversità, interculturale e il dialogo interreligioso, i valori comuni di libertà, tolleranza e rispetto dei diritti umani;
aperto per il follow-up del progetto: creazione di una rete di persone che lavorano come educatore giovanile;
capace di capire ed esprimersi in inglese.
Vitto e alloggio Durante l’attività a partire dal 09.06.2022 sera (cena) fino al 17.06.2022 mattina (colazione) le spese di vitto e alloggio sono coperte dal progetto. Le spese di viaggio sono coperte per un massimo di 275 euro a persona.
Oltre che dall’Italia e dalla Lettonia i partecipanti saranno selezionati anche da: Turchia – Belgio – Germania – Polonia.